reader.chapter — Il Patto Oscuro
Erich Stahl
Sotto una luna pallida e deformata, la radura maledetta nel cuore del Bosco Sussurrante pulsava di un’energia oscura, viva come un cuore spezzato. Gli alberi, contorti come anime dannate, si piegavano verso il centro, le loro cortecce incise da rune che brillavano di una luce livida, quasi sanguinante. Una nebbia densa strisciava sul terreno fangoso, avvolgendo ogni cosa in un sudario gelido, mentre un vento innaturale portava con sé sussurri che graffiavano la mente. L’odore di metallo bruciato e cenere saturava l’aria, un monito di ciò che stava per accadere. Al centro di quel luogo profanato, Erich Stahl si inginocchiava su un altare di pietra nera, le mani sporche di sangue secco che colava lungo il torso segnato da ferite fresche. La battaglia nel Tempio gli aveva lasciato cicatrici, ma non aveva spezzato la sua volontà. I suoi occhi azzurri, freddi come il ghiaccio, erano fissi sul pugnale che stringeva, intagliato con simboli antichi che sembravano strisciare sulla lama sotto la luce spettrale.
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